Un buon programma di prevenzione può evitare problemi dovuti alla contrazione di malattie, anche molto gravi, ed i relativi costi per effettuare una cura. Le principali vaccinazioni disponibili sono quella contro l’ influenza equina, il tetano e la rinopneumonite. Il ciclo di vaccinazioni parte con una prima inoculazione del vaccino per via intramuscolare seguita da un richiamo dopo un mese e quindi dal ripetere il vaccino con scadenza annuale. Per la rinopneumonite la copertura però non comprende l’intero anno e sarebbe meglio ripeterla a distanza di sei mesi una dall’altra. Nessuna di queste è obbligatoria per legge ma, nel caso in cui volessimo partecipare a gare, è necessario mostrare il passaporto con l’avvenuta vaccinazione antitetanica e contro l’influenza equina,per le gare di interesse nazionale è sufficiente un richiamo annuale , mentre per le gare internazionali FEI è obbligatorio ogni 6 mesi.
Influenza equina
È la malattia respiratoria a carattere virale probabilmente più diffusa che può colpire cavalli di qualsiasi età (anche se prevalentemente viene riscontrata in giovani soggetti di 2 o 3 anni) a causa di un virus. Si riscontrano casi in tutto il mondo tranne in Australia, Nuova Zelanda e Islanda che con un programma di prevenzione sono riusciti ad eliminarla. È estremamente contagiosa e la trasmissione può avvenire attraverso il contatto diretto con le secrezioni nasali oppure il contatto indiretto con finimenti o materiali infettati. Il periodo dell’anno in cui principalmente si manifesta è quello autunnale ed invernale e può essere causata da immunodepressione del cavallo o da sovraffollamento in scuderie in cui non vengono rispettate le norme igieniche tra le altre cause. I sintomi di solito comprendono quelli che possono essere i classici sintomi della nostra influenza: febbre alta, inappetenza, scolo nasale inizialmente trasparente che diventa poi spesso e purulento, fotofobia e lacrimazione, depressione. La malattia ha un periodo di incubazione molto breve che va dall’ uno ai cinque giorni e i sintomi tendono a scomparire già dopo 10 giorni (in alcuni casi si presenta però anche in forma asintomatica). A causa dell’elevata contagiosità è bene che il cavallo infetto venga isolato dagli altri e tenuto a riposo per almeno tre settimane; se così non fosse, il cavallo già di per sé debilitato, verrebbe esposto al rischio di sviluppare infezioni secondarie come polmonite o bronchite. La terapia consiste nell’utilizzo di farmaci antibiotici se la febbre persiste per più di tre o quattro giorni e sieri per puledri; è bene non vaccinare le fattrici dopo l’8 mese di gravidanza per il rischio di aborto. La vaccinazione preventiva viene spesso effettuata insieme a quella contro il tetano perciò una prima volta con un richiamo dopo un mese e poi a decorrenza annuale.
Tetano
È una malattia infettiva, che in più dell‘80% dei casi risulta mortale, non contagiosa. Il batterio responsabile del tetano si trova nel terreno ed in parte all’interno degli organismi; penetra di solito attraverso una ferita (specialmente se profonda) andando ad infettare l’animale nel caso in cui vengano a crearsi le giuste condizioni anaerobiche che gli permettono di produrre la tossina che attacca il sistema nervoso. Può rimanere dai 4 ai 20 giorni in incubazione e, di norma, prima si manifesta, più la situazione sarà critica. La vaccinazione non è obbligatoria ma vivamente consigliata non solo per i cavalli ma anche per tutte le persone che vi lavorano a stretto contatto, dal momento che il cavallo risulta tra gli animali il più esposto. I sintomi vanno dalla zoppia, all’incapacità di muoversi, febbre, spasmi dei muscoli facciali e quindi incapacità di nutrirsi e ipersensibilità ai rumori. L’ acqua ossigenata ha un lieve effetto antitetanico per cui può essere usata per pulire le ferite nell’immediato ma, se l’animale non è in regola con il programma di vaccinazioni, è bene chiamare subito il veterinario perché inoculi l’antitossina. Questa viene usata anche per i puledri appena nati e le fattrici non vaccinate in prossimità del parto ma ha una copertura momentanea. Per avere una copertura a più ampio spettro è bene effettuare una prima vaccinazione seguita da un richiamo ad un mese di distanza e quindi procedere con un piano annuale. Di norma viene eseguita insieme a quella contro l’influenza equina, i costi non sono elevati (specialmente se i vaccini vengono somministrati contemporaneamente a più cavalli il costo per capo può aggirarsi attorno ai 30 euro) e il vantaggio è notevole se pensiamo alle conseguenze a cui il nostro amico va incontro in caso di mancata vaccinazione.
Rinopolmonite
È una malattia molto contagiosa causata dall’ Herpes virus (EHV-1 ed EHV-4); può causare febbre alta, rinofaringite, laringotracheite, tracheobronchite, comparsa di tosse secca e scolo nasale, inappetenza, depressione, ingrossamento dei linfonodi, paralisi degli arti posteriori e aborto nelle cavalle. La trasmissione avviene per contatto diretto con le secrezioni o per via indiretta attraverso oggetti infetti. Il virus EHV viene distrutto facilmente con il calore ed i disinfettanti perciò una buona igiene è un punto di partenza verso la prevenzione. La diagnosi può essere fatta in laboratorio analizzando tamponi nasali e il sangue del cavallo che si sospetta sia stato colpito (in alcuni casi, soprattutto in cavalli anziani, è asintomatica). La terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici e medicinali antivirali, il cavallo deve essere tenuto isolato dagli altri e tutto ciò che viene in contatto con lui deve essere pulito e disinfettato. Ogni focolaio deve essere denunciato alle autorità competenti. Il vaccino non fornisce una copertura totale ed è bene rifarlo con ricorrenza semestrale. Viene anche inoculato alle fattrici al 5 - 7 - 9 mese nelle quali però può provocare aborto (se tuttavia la fattrice gravida venisse a contatto con il virus e non fosse vaccinata il rischio di aborto sarebbe molto alto). Alcuni, nonostante vaccinino contro influenza e tetano, evitano la vaccinazione contro la rinopolmonite perché piuttosto forte e può portare qualche complicazione e reazione avversa. Noi del circolo ippico Taytu consigliamo sempre ai nostri associati di effettuare il vaccino annualmente cosi da evitare inconvenienti durante la stagione agonistica che possono compromettere la stessa.
Presso il circolo ippico Taytu a Palermo, tutti i cavalli seguono un rigoroso schema di vaccinazione e profilassi, con particolare cura e attenzione vengono effettuate le visite di routine da parte dei veterinari, che controllano e verificano sia le date di richiamo dei vaccini sia lo stato di salute generale del cavallo.
Per noi la salute dei nostri amici quadrupedi viene prima di tutto!
Circolo Ippico Taytu
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