Se il cavallo beve poco è difficile costringerlo a farlo. Ci sono comunque piccole accortezze che si possono seguire per incoraggiare l’assunzione di acqua.
Può succedere che il cavallo beva poco, soprattutto quando è lontano da casa. Un vecchio proverbio inglese recita che “si può portare un cavallo all’acqua, ma non lo si può obbligare a bere”. E anche se è vero che non si può costringere un cavallo a bere nonostante siano state predisposte le migliori condizioni perché ciò avvenga, ci sono comunque piccole accortezze che si possono seguire per incoraggiare l’assunzione di acqua.
La prima raccomandazione è di aumentare l’assunzione giornaliera di sodio. Il sodio richiama, per ragioni di osmosi, notevoli quantità di acqua, quindi è molto importante mantenerne quantità adeguate nel sangue del cavallo. Il sudore del cavallo contiene molto cloruro e sodio, quindi è possibile che se il cavallo suda pesantemente, i suoi livelli di sodio possono scendere, con conseguente riduzione del desiderio di bere.
Un cavallo di 400 kg ha bisogno di circa 30 g di sale al giorno, lo scopo dell’assunzione giornaliera di sodio è puramente quello di soddisfare le esigenze di sostentamento, non di sostituire quegli elettroliti persi nel sudore. Molte persone fanno affidamento sul blocco di sale, ma pochi cavalli lo leccano sufficientemente per soddisfare i livelli necessari di sodio. Si può somministrare un cucchiaio di sale per ogni duecento kg di peso corporeo oppure di elettroliti concentrati. Gli integratori di elettroliti sono miscele di elementi essenziali che un cavallo perde quando suda, composti da sodio, potassio, calcio e magnesio. Solitamente somministrati in forma di polvere con il mangime o in pasta orale, gli elettroliti non reidratano un cavallo, ma gli dovrebbero far venire abbastanza sete da fargli desiderare di bere. È importante seguire le indicazioni di dosaggio e di somministrazione sull’etichetta o sul foglietto di istruzioni. In genere, aumentare l’assunzione di sodio è un trucco che funziona e stimola i cavalli a bere soprattutto quando si trovano fuori casa. Altri modi che permettono di far assumere acqua al cavallo consistono nel bagnare il fieno, bagnare il mangime, “correggere” il secchio d’acqua con del succo di mela. Attenzione! Ogni volta che si mette qualcosa in un secchio d’acqua, come il succo di mela o elettroliti dissolvibili si deve poi dover svuotare e pulire quel secchio più regolarmente e comunque il cavallo deve avere sempre una seconda fonte d’acqua senza aggiunta di nulla, quindi il cavallo particolarmente esigente ha un’opzione per bere acqua normale se si rifiuta di bere acqua con additivi. Non si deve mai cercare di forzare il cavallo a bere con un tubo o una siringa piena d’acqua perché c’è il rischio reale di far entrare acqua nel suo sistema respiratorio.
Se si sospetta che il cavallo beve poco ed è a rischio di disidratazione si può praticare il cosiddetto “test cutaneo – tenda” ovvero si pizzica la pelle del basso torace del cavallo e si valuta la risposta cutanea: se il cavallo è correttamente idratato la pelle dovrebbe balzare di nuovo al suo posto, non appena si lascia andare.
Nei cavalli con moderata o grave disidratazione, la pelle invece rimane in un crinale o ritorna al suo posto lentamente. Se si è seriamente preoccupati per la scarsa quantità di acqua ingerita dal cavallo è consigliabile consultare sempre un veterinario.
L’acqua è fondamentale per tutti gli animali, e lo è di più per i cavalli visto che è un elemento cruciale per funzioni vitali come la digestione, l’idratazione e la termoregolazione. Tuttavia i cavalli possono tollerare la mancanza di acqua per periodi più o meno prolungati. Dopo di che la soglia critica può essere raggiunta rapidamente e diventare fatale perché a causa della restrizione idrica gli organi del cavallo cominceranno ad andare in sofferenza, causando danni irreversibili agli organi stessi e ai tessuti che li compongono. Bisogna però considerare che l’assunzione di acqua non avviene solo attraverso il bere. I cavalli al pascolo, per esempio, hanno (o dovrebbero avere) a disposizione erba fresca con un’alta percentuale di umidità e quindi berranno relativamente poco. Diverso è il caso dei cavalli scuderizzati o senza pascolo disponibile per i quali, dato che sono alimentati con fieno e mangimi secchi, l’acqua è invece imprescindibile.
Infine va aggiunto che i cavalli generano naturalmente dall’interno del loro organismo dell’acqua che definiremo ‘metabolica’ e che contribuisce all’equilibrio dell’idratazione.
Ma da sola questa non è sufficiente. La regola base da seguire per mantenere il cavallo in ottima condizione è quindi disponibilità continua di acqua fresca, pulita e potabile.
A maggior ragione, quindi, per i cavalli al pascolo è necessario non solo il rabbocco dei recipienti che vengono utilizzati, ma anche il loro controllo frequente e la loro accurata pulizia. Avere un recipiente ampio e colmo d’acqua che però è sporca spinge infatti i cavalli a non bere.
L’acqua ha un odore “nuovo” e il cavallo non la beve… anche se ha sete! Il cavallo crea problemi quando si tratta di bere da una beverina nuova (magari si è messo in un box che non conosce) o da un secchio di cui non riconosce l’odore. I cavalli sono animali estremamente abitudinari e a volte eccessivamente prudenti quando si tratta di odori nuovi, anche se hanno moltissima sete. Non bisogna fare l’errore di pensare che un cavallo che non beve lo fa perché non ha sete, il più delle volte non è così. Ai cavalli non piace cambiare e anche la più piccola modifica ad una loro abitudine può metterli sulla difensiva, anche se sono stanchi e assetati. Questo può diventare davvero frustrante se abbiamo bisogno che beva per reidratarsi dopo un esercizio fisico intenso o magari un trasporto lungo in piena estate. Ma un piccolo trucco che si può provare c’è….
Quando siamo a casa e il cavallo è nel suo ambiente che conosce bene e in cui si sente al sicuro, possiamo iniziare ad insaporire la sua acqua da bere con qualcosa per lui di gustoso. Alcuni sapori dolci li adorano, e allora basta aggiungere all’acqua del succo di mela o di un altro frutto e il gioco è fatto.
Successivamente, basterà insaporire l’acqua con lo stesso sapore anche quando ci sono delle modifiche nelle sue abitudini quotidiane, per farlo sentire più "a casa" e indurlo a bere. La birra è un altro sapore che i cavalli adorano e che si può mischiare facilmente all’acqua da bere. I cavalli digeriscono bene la birra e l’alcool che c’è in una lattina di birra è talmente poco da non avere alcun effetto negativo sul cavallo.
Se bevono un pochino dell’acqua insaporita ogni giorno, e si abituano pian piano è già un bel risultato. In questa fase si possono fare delle prove e valutare quale sia il sapore che il cavallo preferisce.
Il succo di ciliegia ad esempio riscuote sempre un gran successo.
Una volta che abbiamo trovato il sapore che più preferisce, ricordiamoci di cominciare sempre qualche giorno prima di un viaggio di reintrodurlo nell’acqua da bere del cavallo. Bisogna sempre mettere in atto tutte le procedure possibili per indurre l'animale a bere, anche quando è svogliato e infastidito dall'ambiente circostante o dal nuovo sapore dell'acqua, per evitare a tutti i costi il problema della disidratazione e di tutto ciò che ne consegue.
Se anche tu hai intenzione di avvicinarti a questo fantastico sport, fatto di passione e amore per i cavalli non esitare a contattarci per una prova in sella senza impegno!
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