L’alimento di base per il cavallo è il fieno: dovrebbe essere tagliato una settimana prima del pieno fiore ed asciugato bene per mantenere il massimo valore nutritivo. Purtroppo, per ragioni commerciali, perché il prodotto raddoppia di volume, si tende a tagliarlo molto più tardi, il nostro circolo, avendo preso accordi direttamente con i produttori, riesce ad avere il fieno tagliato nel momento in cui all'interno della pianta vi è il massimo del valore nutritivo. Quando il fieno assomiglia alla paglia, ha poco valore nutritivo; i cavalli gonfiano la pancia e non hanno condizione. Il fieno naturale polifita è il migliore, ma possono essere utilizzati anche quelli a seminagione annuale: la medica contribuisce alla condizione del cavallo ma deve essere consumata con gradualità e moderazione (max 4 kg.) perché è molto riscaldante. Se il fieno è asciugato male, produce delle muffe: in questo caso non deve essere utilizzato, nemmeno bagnato. Lo stato di conservazione del fieno si giudica dal profumo; la qualità dallo spessore degli steli e dalla presenza di fiori. Nulla può sostituire il buon fieno nell'alimentazione del cavallo. Un sistema pratico per stabilire le quantità, è quello di darne a volontà finché lo lascia. Il cavallo che non mangia abbastanza fieno è soggetto a coliche ed ulcere gastriche.
Al cavallo che lavora, si sostituisce parte della quantità di fieno con dei cereali in relazione alla quantità e qualità del lavoro: questa quantità deve essere quella sufficiente a che il cavallo recepisca il lavoro senza mostrare eccessivo affaticamento. Nulla di più (normalmente 1 kg/quintale al massimo). Per evitare coliche e podoflemmatiti (grave degenerazione del piede) è essenziale regolare giornalmente la quantità di concentrati ed applicare, ad ogni cambio di regime, il criterio della gradualità.
I cereali più adatti per i cavalli sono l’avena e l’orzo e possono essere somministrati al 50%.
L’avena può essere somministrata intera; deve essere pulita e di alto peso specifico.
L’orzo deve essere schiacciato o messo a bagno o ancora cotto. Può essere impiegato anche il mais ricordando che è molto riscaldante. I mangimi bilanciati fanno risparmiare tempo e sono quindi consigliabili se di buona qualità. Bisogna controllare il cartellino: il primo prodotto può essere al 30%, il secondo al 15, il resto in piccole quantità.
Di conseguenza i primi due contenuti dovrebbero essere cereali. Una volta alla settimana, allo scopo di mantenere in buono stato l’intestino e l’appetenza del cavallo, è opportuno aggiungere 80 gr. di solfato di sodio nel beverino. Bisogna controllare tutti i giorni l’atto di fiandrare dei cavalli: deve essere facile ed abbondante e di media consistenza. Se sono poche e/o consistenti, somministrare erba fresca e solfato perché il fegato non funziona correttamente. E’ utile anche aggiungere ai cereali 150 gr. di olio di mais, ed è consigliabile una volta a settimana somministrare il cosiddetto "pastone" a base di semi di lino, crusca, altri oli vegetali, etc. Il preparato è acquistabile anche in modo pre-cotto.
I cereali devono restare più tempo nello stomaco per consentire ai succhi gastrici di trattarli: di conseguenza devono essere somministrati al cavallo almeno un’ora dopo il fieno e lontano dal lavoro(2 ore). Essendo lo stomaco del cavallo molto piccolo, la razione deve essere suddivisa in più pasti (min. 2+2). Per mantenere il cavallo in buono stato, nulla può sostituire l’erba fresca di prato naturale: basta l’equivalente di 20 ‘ di pascolo. Ha un effetto depurativo sul fegato, fornisce le vitamine necessarie e contiene la silice che determina il consumo regolare della dentatura.
Considerate le necessità differenti tra cavallo e cavallo, al circolo ippico Taytù, diamo la possibilità ai nostri associati di somministrare al proprio cavallo il mangime più adatto alle esigenze dello stesso, poiché ogni cavallo in base al temperamento ed all’attività che svolge ha bisogno di un alimentazione differente. E’ consigliabile periodicamente attraverso gli esami del sangue e delle feci monitorare eventuali carenze da poter compensare aggiungendo all’alimentazione integratori di cui necessitano.
A Palermo quando parliamo di equitazione passata e presente, non possiamo che fare riferimento al Circolo ippico Taytu, oltre 16 anni di storia fatta di amore, sacrificio e passione per questo sport cosi nobile ed educativo.
Sacrifici che oggi però ci restituiscono prestigiose ricompense, come tanti atleti che l'associazione forma per diventare dei cavalieri e delle amazzoni pronte ad affrontare gare di ogni livello.
Ma non solo, quando parliamo a Palermo del Circolo ippico Taytu parliamo di un luogo dove l'amicizia, il contatto con la natura e con i nostri amici cavalli infonde tanta serenità e armonia tra i soci che frequentano il circolo.
Per questo motivo e per tanti altri ancora sempre piu persone a Palemro si avvicinano all'equitazione scegliendo il Circolo ippico Taytu come luogo dove imparare ad andare a cavallo.
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