I denti del cavallo adulto sono a crescita protratta, e le modalità del loro sviluppo sono molto legate al tipo di alimento impiegato nell’allevamento.
Il cavallo compie movimenti masticatori che fanno scorrere la mandibola sulla mascella in senso dorso-ventrale e latero-laterale, con un’azione analoga a quella di una macina.
La mascella, avendo una larghezza superiore rispetto alla mandibola, consente al cavallo la masticazione alternativamente da un solo lato.
La masticazione è coadiuvata dall’intervento della lingua e delle guance che, con i loro continui movimenti, mantengono l’alimento costantemente sotto i denti fino a che esso non risulta adatto alla formazione di un bolo che sarà poi deglutito.
Gli incisivi cambiano continuamente forma, durante il corso della vita del cavallo, e sono considerati degli ottimi indicatori dell’età.
Alla nascita i denti incisivi non sono ancora presenti, ma dopo una settimana si possono sentire i picozzi e i mezzani palpando le gengive. Sono i denti da latte.
Spesso il dente da latte persiste per un po’ di tempo, davanti a quello permanente.
Questo può determinare lo sviluppo irregolare dell’arcata; questa ultima può essere alterata anche quando il dente deciduo viene estirpato prima del momento normale per la caduta.
In questo caso il dente permanente è più prominente dal lato vestibolare dei vicini.
Un difetto piuttosto frequente, è la tendenza degli incisivi superiori di soprammettersi su quelli inferiori.
Questo può provocare problemi nella prensione dell’erba, e anche la comparsa di ulcere sulle gengive o sul palato, causate dallo sfregamento del dente sulla mucosa.
Un maschio adulto possiede 40 denti. 12 incisivi (picozzi, mediani, cantoni), 4 scaglioni e 24 morali. Una femmina adulta possiede soltanto 36 denti. I 4 scaglioni sono raramente presenti. Verso i 3-4 anni appaiano i denti di lupo sulla mascella superiore. Questi denti costituiscono i primi anti-molari. Devono essere tolti al più presto possibile.
La masticazione rappresenta per il cavallo un fattore tranquillante.
Una masticazione così prolungata e un tale frazionamento dei pasti sono, inoltre, correlati alla particolare fisiologia del cavallo: il volume relativamente scarso dello stomaco lo obbliga infatti ad ingerire quantità modeste di alimento e a ridurlo in frammenti molto piccoli, in modo da velocizzare il transito gastrico, permettendo, contemporaneamente, l’attacco efficace degli enzimi presenti.
La saliva contiene la ptialina, un enzima che idrolizza l’amido a maltosio, zucchero che può essere facilmente metabolizzabile nello stomaco: se il bolo non viene sufficiente insalivato, l’amido della razione viene scarsamente utilizzato.
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